Non so se ti amo più.

Sono confusa/o, ti voglio bene, non so se potrei restare senza vederti, … ma non so se ti voglio bene come ad un fratello o ad un amico. Non so se quello che provo per te è amore. Di certo non c’è più la passione e l’elettricità dell’inizio. Quello che sento per te è cambiato … Ti ricordi quando eravamo fidanzati? Ti ricordi le nostre avventure? … oggi non è più così …

… Forse si, è amore, solo che non vi siete accorti che il vostro amore è cresciuto, è diventato più ricco e complesso, con tinte forse meno sgargianti, … ma più solido e vero. Un amore che non va avanti per l’inerzia della sola spinta passionale, ma con l’impegno e la fatica, che va difeso dalle emergenze di ogni giorno che continuamente tendono a relegarlo sullo sfondo della quotidianità.
A volte poi le coppie, per amore, evitano di confrontarsi profondamente per non rovinare quanto costruito e per paura di ferire ed essere feriti, per paura di sentire cose dolorose, … ma solo accettando questo rischio potrete andare avanti e costruire cose nuove.

La nascita e crescita della relazione di coppia,

può essere descritta secondo un susseguirsi invariabile di stadi di sviluppo (Loevinger, 1966; Bader & Pearson, 1988), in cui ogni fase successiva è più ricca e complessa della precedente al punto di assumere una forma nuova.

1. SIMBIOSI (IO&TE). Il primo stadio è “essere follemente innamorato”, in cui c’è una fusione di vite, personalità e un intenso legame tra i due amanti: la distanza tra i due è minima.

2. DIFFERENZIAZIONE (IO-TE). Successivamente, ogni amante è messo “giù dal piedistallo” e guardato in modo più obiettivo. Questa fase è raramente facile. Col passare del tempo, uno dei due può sentire l’esigenza di non passare così tanto tempo insieme all’altro. Potrebbero sentirsi in colpa nel chiedersi “Che cosa è successo? Perché non mi sento come ero solito?”. L’altro potrebbe sentirsi tradito: “Perché non vuole più restare con me? Non mi ama più? … non è più come prima!”

3. ALLONTANAMENTO (IO)-(TE), è la fase in cui ognuno ritorna ad investire in attività e relazioni anche in assenza dell’altro. L’esclusività della coppia si riduce e autonomia e individuazione divengono primarie: i partner si riscoprono anche come individui.

4. RIAVVICINAMENTO – SCELTA (IO-NOI-TE). Dopo che ognuno è riuscito a ristabilire e/o sviluppare una propria identità ben definita, diventa più sicuro di investire sulla relazione di coppia ed esporsi nelle proprie vulnerabilità. La ricerca di conforto e sostengono reciproco sono frutto di una scelta. Si alternano periodi di maggiore intimità e sforzi per ristabilire l’indipendenza. L’equilibrio tra “me” e “noi” diventa più saldo.

5. INTERDIPENDENZA RECIPROCA (IO&NOI&TE)
La coppia può quindi entrare in una fase successiva di costanza della relazione in cui si raggiunge la reciproca interdipendenza. I due individui ben integrati trovano soddisfazione nelle loro vite, hanno sviluppato un legame che è profondo e reciprocamente soddisfacente e hanno costruito una relazione basata sulla crescita, piuttosto che su un bisogno. Ma il lavoro di costruzione della coppia non è terminato. La coppia infatti dovrà sperimentarsi in nuove forme di generatività e dovrà impegnarsi nel difendere i suoi confini e spazi contro un quotidiano che propone continue emergenze improrogabili.

Ve la sentite di sperimentarvi come COPPIA?

Vi propongo una semplice attività:
1. Ciascuno individualmente si ricavi un proprio spazio e tempo per riflettere (meglio se per iscritto) sul proprio percorso di coppia. Attenzione: di coppia! Ossia dal punto di vista di compagno-compagna, marito-moglie, amante-amato, … non da genitore dei vostri figli o figli dei vostri genitori (questo riguarda l’esperienza della famiglia nucleare piuttosto che allargata). La riflessione deve riguardare la coppia per se stessa, la sola esperienza con il proprio amato.

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2. Terminato il lavoro di riflessione individuale, datevi un appuntamento per condividere le vostre riflessioni insieme in coppia. Assicuratevi che nessun altro, oltre voi due, sia presente.

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Se riuscirete a portare a termine l’attività, potrebbe essere segno che la vostra coppia ha le risorse per superare i passaggi evolutivi. Se non ci riuscirete, forse potrebbe essere utile chiedere un consiglio o un aiuto, … ma solo se ne sentite il bisogno.

Se volete chiedere ulteriori spiegazioni, oppure desiderate condividere l’esito dell’attività, sentitevi liberi di scrivermi al seguente indirizzo mail:

psicologo@waltercolesso.it

Scarica la guida in .pdf

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