Quando ci si innamora cadono tutte le barriere e le distanze che ci distinguono dall’amato. Gli innamorati vivono in un modo tutto loro. La distanza dall’altro si abbatte e tutto ciò che è non fa parte della loro unione finisce immediatamente sullo sfondo. I due diventano una cosa sola e si isolano dal mondo in un misto di eccitazione e voglia di scoprire e essere scoperti. E’ una condizione che umanamente non è sostenibile a lungo. Prima o poi uno dei due sente la necessità di prendere quel minimo di distanza ed energia dall’amato per poter ritornare in quel mondo che sta fuori dalla coppia. Ma non è così semplice. Perché mettere fine ad un paradiso? E comincia quella danza di allontanamenti e avvicinamenti, fatte di richieste di spazio per sé, arrabbiature, gelosie, recriminazioni, ma anche di ritorni, sensi di colpa, fino all’accettazione delle nuove distanze e dei nuovi equilibri. Ma tutto questo ha un costo tra le gioie e i dolori, tra inferni e paradisi. Se la coppia riesce a superare questi passaggi, diventa più forte e coesa, in una crescita che non consiste nell’omologarsi e diventare uguali, ma nell’accettare le distanze e le differenze.
Chi lavora con le coppie riconosce un ripetersi di fasi nello loro sviluppo: al primo momento simbiotico, quello dell’innamoramento, quello in cui i due sono talmente vicini che sono quasi una cosa sola, segue un progressivo allontanamento e centratura, su se stessi e i propri interessi, sperimentandosi nella ricerca di nuovi equilibri con il partner attraverso continue crisi e ricostruzioni.
- Noi due siamo una cosa sola!
- Non posso vivere con te, ma non posso vivere senza te!
- Non mi lasciare!
- Cambierò se cambierai
- Lasciami solo!
- Voglio essere me stesso!
- Mi allontano da te e mi avvicino a te!
- … Ritorno da te.
E’ una danza senza fine, che può essere fatto solo in due, non basta l’impegno e la volontà di uno solo. Forse l’amore alla fin fine è accettare ogni giorno questa sfida quotidiana di avvicinarsi e allontanarsi, … tra il sé e l’altro.
Bader, E., Pearson, P. T. (2012). In Quest of the Mythical Mate. A Developmental Approach to Diagnosis and Treatment in Couples Therapy. New York: Routledge.
Cusinato, M., Colesso, W. (2008). Validation of the Continuum of Likeness in Intimate Relationships. In L. L’Abate (Ed.), Toward a science of clinical psychology: Laboratory evaluations and interventions (pp. 337-352). New York: Nova Science Publisher.
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